La Sala Giovenale è il vecchio cinema parrocchiale di Aquino che, alcuni anni dopo la fine della guerra, l’Arciprete parroco della Basilica Cattedrale Don Battista Colafrancesco fortissimamente volle per avviare quella grande opera culturale e formativa anch’essa necessaria per ricostruire il paese e la collettività aquinate. Il locale per il cinema, molto modesto a ripensarci oggi, ma che allora sembrava qualcosa di inarrivabile, fu quello al piano terra del seminario diocesano nella via che oggi porta il suo nome, non più utilizzato come tale, lo stesso dove poi nacque anche “l’asilo infantile”. Generazioni di aquinati si formarono in quel locale sempre pieno di bambini e adolescenti “sognanti”, e nel cortile attiguo, dove la platea si trasferiva in estate col caldo, in quella che fu chiamata “arena del nespolo” per la presenza di un albero di nespolo appunto.  Lì per molti anni, si susseguirono le vicende dei melodrammi strappalacrime di Yvonne Sanson e Amedeo Nazzari, e le vicende e le immagini del mondo attraverso alcuni notiziari. Col passare degli anni però, don Battista si rese conto che quel locale non bastava più, e allora riuscì a realizzare un struttura completamente nuova, proprio di fronte al nuovo “asilo infantile”. Alla sala fu dato il nome di “Sala Giovenale” per i naturali rapporti fra l’insigne autore latino, nato ad Aquino, e la destinazione della sala stessa a spettacoli di ogni genere.

Don Battista riuscì a costruire questa sala grazie al contributo del Ministero del Lavoro e della Massima Occupazione dei cantieri scuola. La sala fu inaugurata il 19 marzo 1967; vi era annesso anche un piccolo bar funzionante nelle serate di spettacolo: giovedì, sabato e domenica. Il suo scopo era stato uno solo: moralizzare lo spettacolo, offrendo alle famiglie di Aquino film visibili da tutti ed avere una sala per tutte le manifestazioni sociali, religiose e culturali riguardanti la stessa comunità.  Come sappiamo, però, i cinema erano destinati a scomparire nei piccoli centri, e la stessa sorte toccò anche al cinema parrocchiale. Naturalmente il locale non fu chiuso perché continuò il suo servizio di struttura religioso-culturale-ludica, sempre al servizio della collettività aquinate. Vi si svolsero anche diverse edizioni del “premio san Tommaso” curato dall’Amministrazione comunale, fino a vedere nel 1992, addirittura la presenza dell’allora Presidente della Repubblica in carica Francesco Cossiga. Dopo circa quindici anni di chiusura per lavori di ristrutturazione a opera dell’arciprete parroco Mons. Mario Milanese, ha riaperto il 17 gennaio 2016, quarantaduesimo anniversario dell’elevazione della Chiesa Cattedrale di Aquino alla dignità e al grado di Basilica Minore, dopo che i lavori sono stati portati a termine grazie all’azione pastorale dell’arciprete parroco don Tommaso Del Sorbo.

Oggi è sede di convegni e assemblee diocesani nonché di rappresentazioni tenute da varie associazioni.

Per informazioni rivolgersi in parrocchia.

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